La separazione consensuale è il mezzo con il quale marito e moglie decidono di comune accordo di separarsi.
La separazione non mette fine al matrimonio ma sospende gli obblighi che ad esso sono collegati e cioè l’obbligo di coabitazione e quello di fedeltà ma non l’obbligo di mantenimento.
Essendo un argomento vasto e molto delicato, saranno tratteggiati soltanto gli elementi fondamentali.
Come separarsi
La domanda più rivolta all’avvocato è “come fare per separarsi”?
Iniziamo con il chiarire che per separarsi è sufficiente che lo voglia anche soltanto uno dei due, l’altro potrà subirla oppure aderire ed in questo caso la separazione sarà consensuale.
Allora come si può chiedere la separazione consensuale?
La separazione può essere raggiunta tramite ricorso congiunto al Presidente del Tribunale che procede all’omologazione dell’accordo oppure tramite un accordo di negoziazione assistita da avvocati.
In quest’ultimo caso le parti non compaiono davanti al Presidente del Tribunale perché, dopo aver raggiunto e sottoscritto l’accordo, saranno gli avvocati a trasmetterlo al Procuratore della Repubblica il quale verificherà che sia stata rispettata la legge e che – qualora vi siano figli minori o non autosufficienti o portatori di handicap – siano stati tenuti nel debito conto i loro prevalenti interessi.
Tanto il decreto di omologazione del Presidente del Tribunale quanto l’accordo in negoziazione assistita hanno efficacia esecutiva.
In essi saranno formalizzati gli accordi sull’assegnazione della casa coniugale, sull’affidamento dei figli minori, sul diritto di visita del genitore non collocatario e sugli obblighi di mantenimento dei figli e del coniuge non economicamente autosufficiente.
Potranno poi essere regolate consensualmente molte altre questioni, quali, per fare un esempio, lo scioglimento della comunione legale, le sorti delle imprese famigliari, eventuali trasferimenti immobiliari etc.
I costi della separazione consensuale
Se il procedimento si svolge in tribunale occorre versare il contributo unificato pari ad € 98,00 mentre in caso di negoziazione assistita non vi sono oneri fiscali di avvio della procedura.
Per quanto riguarda gli onorari del legale, la loro quantificazione può essere precisata soltanto dopo il colloquio con il cliente perché solo in quella sede sarà possibile valutare l’effettiva complessità dell’incarico.
Bisogna infatti tener presente di molteplici fattori e delle loro implicazioni presenti e future.
La parte che ne abbia i requisiti può usufruire del cosiddetto “gratuito patrocinio”.
In tal caso non sosterrà nessuna spesa ma si tenga presente che, al momento attuale, il beneficio si applica soltanto al procedimento giudiziale e non anche a quello di negoziazione assistita
I tempi della separazione consensuale
Gli effetti propri della separazione consensuale di verificano dal giorno della comparizione davanti al Presidente del Tribunale ovvero dalla data di sottoscrizione dell’accordo a seguito di negoziazione assistita.
Da questa data decorre anche il termine di 6 mesi per chiedere il divorzio.
Se cerchi un avvocato per separazione a Latina, lo Studio Legale Giorgi può assisterti in questo delicato passaggio, consigliandoti per il meglio e assistendoti durante tutto l’iter.