Segnalo il mio contributo pubblicato sulla rivista SalviJuribus, in materia di opposizione a decreto ingiuntivo e opposizione all’esecuzione davanti al Giudice di Pace dopo la riforma Cartabia del processo civile, entrata in vigore lo scorso 28 febbraio 2023.
La riforma ha, infatti, disposto che le cause di competenza del Giudice di Pace dovranno essere trattate secondo il nuovo “rito semplificato di cognizione”, disciplinato dagli artt. 281 decies del c.p.c., ponendo così all’avvocato la soluzione di un problema non sicuramente banale: posto che gli artt. 645 e 615 comma I c.p.c., non interessati dalla riforma, prescrivono che l’opposizione al decreto ingiuntivo e l’opposizione all’esecuzione si propongono con atto di citazione, cosa succede quando il Giudice competente per materia e/ valore è il Giudice di Pace, davanti al quale il processo si introduce sempre e tassativamente con ricorso?
Nel contributo segnalato se tenta di offrire una soluzione al quesito, coordinando tra loro le disposizioni di legge, tenendo presente le opinioni espresse dalla dottrina oltre ai protocolli redatti da alcuni Uffici Giudiziari.
L’opposizione a decreto ingiuntivo e all’esecuzione davanti al giudice di pace | Salvis Juribus