Come si scioglie un contratto? è una delle domande poste più di frequente all’avvocato.
Uno dei rimedi previsti dalla legge per sciogliere un contratto è quello della risoluzione contrattuale che opera in caso di inadempimento di una delle parti o per altre cause previste dalla legge o dal contratto stesso.
La risoluzione può avvenire principalmente in due modi: per effetto di una clausola contrattuale oppure tramite una pronuncia giudiziale.
In generale, essa è disciplinata dagli artt. 1453 e seguenti del Codice Civile https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:regio.decreto:1942-03-16;262
Quali sono i tipi di Risoluzione Contrattuale?
1. Risoluzione per inadempimento: Se una delle parti non adempie agli obblighi contrattuali, l’altra parte ha il diritto di risolvere (cioè di sciogliere) il contratto. Questo può avvenire solo se l’inadempimento è di una certa gravità.
2. Risoluzione per mutuo consenso. Le parti possono decidere di sciogliere un contratto di comune accordo, senza necessità di giustificare la decisione.
3. Risoluzione per impossibilità sopravvenuta. Se, successivamente alla conclusione del contratto, diviene impossibile adempiere a causa di eventi non prevedibili e non imputabili a una delle parti, il contratto può essere risolto.
4. Risoluzione per giusta causa. In alcuni casi, la legge prevede che una parte possa sciogliere un contratto in presenza di circostanze eccezionali che giustifichino tale scelta.
Qual è la procedura di Risoluzione?
La risoluzione può avvenire mediante:
– Dichiarazione unilaterale: La parte che intende risolvere il contratto deve informare l’altra parte della sua decisione, spesso attraverso una comunicazione scritta.
– Richiesta di adempimento o di risarcimento: Prima di procedere alla risoluzione, può essere necessario inviare un “invito ad adempiere” o una “diffida”, a meno che l’inadempimento sia così grave da giustificare la risoluzione immediata.
Quali sono gli effetti della Risoluzione?
– Restituzione delle prestazioni: In genere, le parti devono restituirsi le prestazioni ricevute fino al momento della risoluzione.
– Risarcimento del danno: La parte che ha subito il danno a causa dell’inadempimento può richiedere un risarcimento.
Conclusioni
La risoluzione contrattuale è uno strumento importante per garantire l’equità e la giustizia nei rapporti contrattuali, permettendo alle parti di tutelarsi in caso di inadempimento o altre situazioni che compromettano l’equilibrio del contratto. È consigliabile consultare un legale (https://avvocatosimonagiorgi.it/)per gestire adeguatamente la risoluzione di un contratto e per capire le specifiche norme previste dal sistema giuridico di riferimento e ciò in quanto, per alcuni specifici tipi contrattuali, possono essere previste dalla legge specifiche procedure da attivare entro precisi termini.